Come non fare web marketing e vivere infelici: indossa l’armatura (parte 2)

alberosocialironman

La settimana scorsa ho parlato in questo articolo di quanto sia inutile e controproducente prendere sottogamba le opportunità che il web marketing mette a disposizione delle aziende e mi sono posto una domanda prendendo ad esempio il caso della Pizzeria Brandi:

“se i numeri presentati sopra fossero stati diversi, figli di una strategia di web marketing consona all’importanza dell’azienda in questione, siamo certi che il risultato sarebbe stato lo stesso? Google avrebbe considerato morta o viva più che mai una realtà con una forte presenza comunicativa sul web e sui social?”

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Come non fare Web Marketing e vivere infelici: l’esempio della Pizzeria Brandi (parte 1)

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Qualche giorno fa gironzolavo in rete e per puro caso mi sono imbattuto in una notizia che mi ha fatto accapponare la pelle e rizzare tutti e quattro i capelli che ho in testa.

Non potevo crederci, più scorrevo in basso e più i miei occhi chiedevano al mio cervello “Ma è vero?” ed il cervello, avendo solo due neuroni a disposizione ed essendo uno di questi due impegnato a ricordarsi l’esatta sequenza di collegamento dei cavi della playstation, rispondeva con un chiarissimo quanto determinato “Boh!!!”.

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Riflessioni sul posizionamento personale

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Stamattina leggevo questo articolo di Skande, nel quale con la solita dovizia di particolari e la sua naturale propensione alla semplicità spiegava che sul Web, come nella vita di tutti i giorni, la percezione che gli altri hanno di noi è la somma di due importanti fattori: il Contenuto ed il Comportamento.

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